venerdì 10 dicembre 2010

Le sculture da viaggio di Munari

" Le sculture da viaggio sono nate come piccole sculture (alcune perfino tascabili) per avere con sé, o per portare in una camera anonima d'albergo, un elemento della propria cultura".


La scultura da viaggio nasce con tutte le caratteristiche tipiche dell'era moderna: è low-cost, è pratica, volendo è anche mono-uso, è al servizio del moderno nomade che abita più case o che talvolta abita solo delle stanze ma a diverse latidudini, è democratica by design, è leggera, quando viene esposta non ha bisogno di grandi spazi e può esprimere anche una dimensione culturale privata.

Istruzioni per l’uso:
“La scultura si presenta piegata in una busta. Si apre la busta e si estrae la scultura. Appoggiate la scultura su di un piano orizzontale (sui piani inclinati scivola) e prima di spegnere la luce osservate come questa illumina le varie parti sporgenti o rientranti, le parti piene e quelle vuote. Voltatela dall'altra parte, cambia aspetto, i vostri pensieri da pratici diventeranno lentamente estetici (la velocità dipende da voi), non vi domanderete più "cusa l'è chel rob ki" e vi addormenterete felici. Buona notte.”

IN CARTONCINO


IN FERRO con cerniere
IN FERRO, realizzazione fissa, non ripiegabile
Munari negli '90 realizza molte sculture sulla base delle forme delle sculture da viaggio in cartoncino ripiegato. Alcune di queste sculture in acciaio corten (che si modifica con il tempo e le intemperie) sono state esposte sul lungomare di Napoli e di Cesenatico. Altre hanno trovato una collocazione fissa, come a Portofino, Riva del Garda, Cantù.
scultura in acciaio corten in mostra nel 1990 sul lungomare di Napoli
scultura alta 6 metri collocata a Riva del Garda
Scultura in acciaio corten in mostra nel 1990 sul lungomare di Napoli

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